ANNO 15 n° 270
Luigi Zonghi, il campione paralimpico che ha portato in alto l’Italia e la Tuscia
La palestra di Santa Barbara è stata dedicata all'atleta
28/09/2025 - 00:42

di SDA

VITERBO - Luigi Zonghi è stato uno dei simboli più luminosi della scherma paralimpica italiana. Nato a Orvieto il 6 settembre 1959 e cresciuto a Viterbo, ha rappresentato l’Italia in campo internazionale per oltre un decennio, portando lustro alla nazione e alla Tuscia con risultati straordinari. Scomparso il 9 febbraio 2023 all’età di 64 anni, la sua memoria resta viva non solo per i traguardi sportivi, ma anche per i valori di resilienza, determinazione e spirito di squadra che ha trasmesso.

Zonghi ha fatto parte della nazionale italiana di scherma paralimpica dal 1983 al 1994, distinguendosi in particolare nel fioretto e nella spada.

Tra i risultati più importanti:

  • 1983 – Bronzo nel fioretto a squadre ai Mondiali di Parigi.

  • 1984 – Argento nel fioretto a squadre alle Paralimpiadi di Stoke Mandeville (UK).

  • 1985 – Argento nella spada a squadre agli Europei di Foggia.

  • 1986 – Bronzo nel fioretto individuale ai Mondiali di Stoke Mandeville.

  • 1987 – Tre bronzi agli Europei di Glasgow (fioretto individuale, fioretto a squadre, spada a squadre).

  • 1988 – L’apice della carriera: oro nella spada individuale alle Paralimpiadi di Seoul, oltre a due bronzi nella spada e nel fioretto a squadre.

  • 1994 – Capitano della nazionale ai Mondiali di Hong Kong, dove conquista l’argento nel fioretto a squadre.

Una carriera costellata da medaglie, ma soprattutto da un impegno costante nel dimostrare che lo sport è uno strumento di rinascita e inclusione.

Per i suoi meriti sportivi, Luigi Zonghi è stato insignito del Collare d’Oro al merito sportivo, la più alta onorificenza conferita dal CONI. Un segno tangibile dell’impatto che ha avuto non solo sul piano agonistico, ma anche come esempio per intere generazioni di atleti.

Oggi il suo nome continua a vivere grazie alla decisione del Comune di Viterbo di intitolargli la palestra comunale di Santa Barbara, trasformata in un simbolo di rinascita per il quartiere e di memoria per un campione che ha reso grande la città.

Luigi Zonghi non è stato solo un atleta: è stato un punto di riferimento per chi ha affrontato difficoltà, un esempio di come il talento e la determinazione possano abbattere ogni barriera.

La sua storia resta un patrimonio prezioso per lo sport italiano e per la Tuscia: il ricordo di un uomo che, con il fioretto e la spada, ha insegnato che le vere vittorie sono quelle che superano i limiti.






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